BENVENUTI IN AUTUNNO INVERNO A TUTTI GLI AMANTI DELLA NATURA LA MONTAGNA E SEMPRE NEL CUORE . IL LUPO DELLA SILA/ LAGHICELLO/ LE MIE POESIE/ BLOG PALAZZELLO/ EXSTRATERRESTRE/

venerdì 25 luglio 2008

L'UOMO E LA MONTAGNA

C’era una volta un uomo molto colto che amava la musica lirica, il cinema e la poesia e specialmente amava la montagna che la portava sempre nel suo cuore. E a un’età avanzata dopo lunghi anni di lavoro decise di andarsene in pensione e si stabilì in un piccolo paesetto situato ai piedi della montagna dove trascorse gli ultimi anni più tranquilli e felici della sua vita. In paese lo chiamarono l’uomo della montagna perché quasi tutti i giorni con la sua macchinina se ne saliva in montagna a osservare la bellezza e la quieta che trovava in essa. Anch’io amo la montagna e ogni tanto ci siamo incontrati sui sentieri che portano nel bosco e abbiamo fatto delle bellissime passeggiate osservando le piccole alle grandi cose, la crescita di un albero il volo di un uccello la raccolta di qualche fungo e cosi via…. Era un uomo molto umile ma, in quel piccolo paesino di montagna non lo comprendeva nessuno e se ne stava sempre da solo, probabilmente lui era molto colto e sapeva parlare e le persone in cui lui parlava si sentirono inferiore e si allontanavano. Il povero grande uomo della montagna non le importava più niente di essere rimasto solo era contento ugualmente perche lui ormai passava il suo tempo ad ammirare la bellezza e il fascino della sua amata montagna. Il grande piccolo uomo dopo quindici anni di convivenza in quel piccolo paesino di montagna in cui lui viveva un male terribile gli stroncò la vita ed io quando vado a passeggiare in montagna mi sembra di vederlo ancora.

mercoledì 9 luglio 2008

Dipinto cera su carta

Molti anni fa quando ero un ragazzino, mi ricordo che mio padre discendente da famiglia contadina mi portava in autunno con sé in campagna alla raccolta della buona frutta da conservare per l’inverno. In quella bellissima campagna cosa non videro i miei occhi, un paradiso terrestre, gli alberi di ogni specie carichi di quella buona frutta saporita e naturale senza un minimo d’insetticidi o altro e il profumo si sprigionavano nell’aria, quelli erano tempi belli, anche se eravamo poveri ma felici. Dall’ora sono passati molti anni e adesso il progresso, l’inquinamento, il buco dallo Zone ci sta portando all’auto distruzione. Ora le belle campagne d’una volta non sono più coltivate e la maggior parte della frutta la gente lo va a comprare nei supermercati o altrove, ma non e più saporita come una volta sembra frutta di plastica senza un puntino d’insetti sopra.

martedì 1 luglio 2008

PROTEGGI IL FUTURO AI TUOI FIGLI

Non c'è bisogno di commento questa immagine parla da sè.
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La montagna e un bene naturale per tutti le persone di questo mondo la quale ci regala l'ossigeno per respirare,con tutto ciò l'uomo e molto distruttivo si autodistrugge sboscando molti ettari di bosco pensando solo al guadagno,anche in Amazzonia l'uomo sta distruggendo il polmone della terra.



LAMIA MONTAGNA


L'Amazzonia è qualcosa di più di un ecosistema, di una grande foresta, di un immenso paese da proteggere: l'Amazzonia è il nostro futuro.
Non più di un quinto delle foreste originarie del pianeta è rimasto intatto. La metà di ciò che resta è minacciata dalle attività minerarie, agricole e soprattutto dall'estrazione commerciale di legname. L'Amazzonia brasiliana è la più grande estensione al mondo di foresta primaria: 370 milioni di ettari, un terzo del totale di tutto il Pianeta. Non basterebbe un'intera biblioteca per descriverne le immense vastità, le meraviglie, i contrasti. Una grande parte del suo patrimonio ancora sconosciuta. Quello che possiamo fare è proteggere l'ultimo grande polmone del pianeta.
L’allarme di Greenpeace è perentorio: le multinazionali del legname stanno minacciando l'integrità di questa terra meravigliosa. Dopo aver esaurito le foreste del Sudest Asiatico e dell'Africa Centrale, le grandi compagnie asiatiche, nordamericane ed europee si stanno ora spostando sull'Amazzonia brasiliana, attratti dall'incredibile volume di legname presente in Amazzonia, circa 60 miliardi di m3.
Si tratta di compagnie dotate di grande potere economico, alcune delle quali con consolidata fama di abusi sociali e ambientali.
http://www.greenpeace.it/archivio/foreste/amazzonia/




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