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martedì 24 agosto 2010

LA MIA MONTAGNA

Molto tempo fa la mia montagna era molto generosa ci offriva molte cose genuine e preziose da mangiare, funghi castagne e legna per riscaldarci durante l’inverno. In autunno con i miei compagni andavamo per i sentieri della montagna fino a raggiungere i luoghi migliori a raccogliere funghi.(In quel periodo se ne raccoglievano molto). Ora la mia montagna soffre, tutto e cambiato, molti ettari di bosco sono stati sboscati e calpestati dall’uomo. Anche il vento soffia più forte davanti casa mia, mentre prima gli alberi lo trattenevano mantenendo l’ecosistema della natura. All’epoca la popolazione del mio piccolo paese viveva con la raccolta delle castagne ma, negli ultimi periodi l’uomo abbatte molti alberi secolari di castagni per guadagnare sempre di più. Hanno costruito molte strade che traversano il bosco e quando vanno in cerca di funghi la montagna e piena di macchine e di persone che sembrano ricercatori d’oro e il terreno è abbattuto palmo per palmo e funghi adesso sene trovano sempre di meno. Si dice che l’animale più feroce e l’uomo, lo penso anch’io, perche dove trovano un fungo ci rastrellano in giro calpestando il terreno. E un disastro ecologico perche raccolgono i funghi e li mettono nelle buste di plastica oppure dentro i secchi senza cadere un briciolo di terra o di seme sul terreno, danneggiando il bosco. E tutto sbagliato in queste piccole cose e nelle grande cose.La montagna tranquilla e solitaria,sei come un vecchio saggio circondato d’uccelli ,saltellando d’un ramo e l’altro. Io uomo della valle circondato dà catrame e cemento sfuggo al calor cocente dell’estate e ti vengo in contro,tu mi dai la freschezza,tranquillità che altrove non ce là.
AUTUNNO..... Un giorno d’autunno me ne andai a passeggiare lungo il viale del mio piccolo paese di montagna. Mi guardo intorno è non vedo nessuno, ho che tristezza! Vedo cadere le foglie, foglie di tanti colori che volano via soffiati dal vento. Sento odore di castagne arrostite che si sprigiona nell’aria: E il mio sguardo si allontana tra i pentii della montagna, e vedo il suo manto verde tramutandosi in tanti colori. Un po’ di tristezza si racchiude dentro di me, pensando all’state ch’era andata via, lasciando alle porte l’autunno è l’inverno. Mi guardo intorno è non vedo nessuno, vedo cadere le foglie.....E autunno.




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