BENVENUTI IN AUTUNNO INVERNO A TUTTI GLI AMANTI DELLA NATURA LA MONTAGNA E SEMPRE NEL CUORE . IL LUPO DELLA SILA/ LAGHICELLO/ LE MIE POESIE/ BLOG PALAZZELLO/ EXSTRATERRESTRE/

venerdì 9 novembre 2007

IL BOSCO

Ho camminato tra i sentieri del bosco fra le foglie secche e il profumo della terra appena bagnata dalla pioggia ottobrino, in cerca di funghi. Ho guardato intorno ho visto un panorama diabolico di tanti colori. Le foglie morte si lasciavano staccare e trasportare dal vento da una parte e l’altra nel bosco, formando un grande tappeto persiano. Ottobre ricco e generoso se non ci fosse ci mancheresti.

giovedì 8 novembre 2007

FUNGHI PORCINI

OTTOBRE

Si travede tra i rami degli alberi il cielo grigio, e un raggio di sole si filtra tra le foglie ingialliti, sotto la coperta di foglie ammucchiate il ruscello che scorre aspetta che arriva la prima pioggia invernale. (Un tempo, era d'estate, era a quel fuoco, a quegli ardori, che si destava la mia fantasia.Inclino adesso all'autunno dal colore che inebria; amo la stanca stagione che ha già vendemmiato. Niente più mi somiglia,
nulla più mi consola, di quest'aria che odora di mosto e di vino questo vecchio sole ottobrino diche splende nelle vigne saccheggiate.)

AUTUNNO

Il cielo ride un suo riso turchinobenchè senta l'inverno ormai vicino.Il bosco scherza con le foglie giallebenchè l'inverno senta ormai alle spalle.Ciancia il ruscel col rispecchiato cielo,benchè senta nell'onda il primo gelo.é sorto a piè di un pioppo ossuto e lungoun fiore strano,un fiore a ombrello,un fungo.

POESIA OTTOBRE



Ottobre
Un tempo,era d'estate,era a quel fuoco,a quegli ardori,che si destava la mia fantasia.Inclino adesso all'autunnodal colore che inebria;amo la stanca stagioneche ha già vendemmiato.Niente più mi somiglia,nulla più mi consola,di quest'aria che odoradi mosto e di vinodi questo vecchio sole ottobrinoche splende nelle vigne saccheggiate.

mercoledì 7 novembre 2007

AUTUNNO

Un giorno d’autunno me ne vado a passeggiare lungo il viale del mio piccolo paese di montagna.
Mi guardo intorno è non vedo nessuno,ho che tristezza!Vedo cadere le foglie,foglie di tanti colori che volano via soffiati dal vento.Sento odore di castagne arrostite che si sprigiona nell’aria:E il mio sguardo si allontana tra i pentii della montagna,e vedo il suo manto verde tramutandosi in tanti colori.Un po’ di tristezza si racchiude dentro di me,pensando all’estate ch’era andata via,lasciando alle porte l’autunno è l’inverno.Mi guardo intorno è non vedo nessuno,vedo cadere le foglie.....E autunno. (Antonio Cistaro)



IL GRANDE MAESTRO














Il grante pittore con la sua mano da maestro come tutti gli anni con un grande tocco maggico ,dipinge il suo quadro d'autore.








CASTAGNE









Le castagne sono un frutto atipico, poiché sono ricche di carboidrati complessi (amido) come i cereali. Sono una buona fonte di fibre, di potassio e di vitamine del gruppo B, soprattutto B1 e B6. La cottura trasforma parte dell'amido in zuccheri semplici, che ne conferiscono la dolcezza tipica.Per centinaia di anni le castagne hanno rappersentato la principale fonte alimentare delle popolazioni degli appennini durante l'autunno e l'inverno.



Al MIO PAESE (PALAZZELLO CS)



Al mio paese molti anni fa tra guerre e povertà la povera gente non aveva nulla da mangiare e per sopravvivere la raccolta delle castagne era l’unica risorsa. Seccavano le castagne e le macinavano nei vecchi mulini a d’acqua ricavandone una buona farina dolcissima per il pane. Mi ricordo, quando ero piccolo mia madre le castagne le faceva cuocere nel forno a legna e le conservava per l’inverno.






L'INVENO

E arrivato l'inverno cade la prima neve che con il suo mantello bianco copre tutto il paesaggio - La lupa seduta sulla neve con lo sguardo in paurito osserva il panorama.






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